
Sicurezza inclusiva nelle attività sportive e luoghi di intrattenimento. Quando serve lo Spazio Calmo?
Un approccio nuovo, inclusivo.
Gli spazi dedicati allo svolgimento delle attività sportive e i luoghi di intrattenimento sono alcuni tra i luoghi civici più affollati e attivamente partecipati dalla popolazione. Per questi motivi, è fondamentale che questi luoghi rispondano alle norme vigenti in materia di sicurezza inclusiva nelle attività sportive e nei luoghi di intrattenimento, al fine di garantire lo spazio calmo, il giusto livello di sicurezza fisica e morale per i lavoratori, clienti nonché occupanti dell’area in questione. La sicurezza inclusiva nelle attività sportive e luoghi di intrattenimento è fondamentale .
Oggi l’approccio alla progettazione, però, è sensibilmente rinnovato. La progettazione, infatti, viene realizzata con un occhio ben attento al principio di inclusività. In altre parole: “sicurezza per tutti”. Questo significa che, il sistema di esodo e di allarme deve poter garantire la salvaguardia della vita per tutti: dai lavoratori in perfetta forma, a quelli con disabilità permanenti, provvisorie o parziali.
Quando serve lo spazio calmo?
Oggi lo spazio calmo rappresenta la migliore soluzione tecnica per poter garantire la sicurezza di tutte quelle persone che non possono fuggire dalle scale in caso di incendio. Per questo rispondere alla domanda risulta semplice. Gli spazi calmi servono in tutti quei piani dell’attività che non sono direttamente collegati verso l’esterno da percorsi orizzontali o di pendenza non superiore all’8%.
Che cos’è uno spazio calmo?
È un luogo, appositamente progettato per contenere le persone in attesa dei soccorsi. Li dentro fuoco e fumo non possono entrare. Al suo interno inoltre troviamo un dispositivo di comunicazione bidirezionale (un citofono evoluto) che permette di mettersi in contatto all’esterno in qualsiasi orario della giornata e giorno della settimana.
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