
Valutazione del rischio incendio
Siamo tutti disabili in caso di incendio
“… basti pensare che il panico conseguente al verificarsi di una situazione di emergenza può rendere chiunque «disabile» impedendogli di effettuare le operazioni più elementari, per cui i percorsi e la segnaletica realizzati per facilitare l’accessibilità possono diventare utili riferimenti anche ai fini della predisposizione delle vie d’esodo.” – D.M. 28/3/2008 “Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi d’interesse culturale”
Si deve, inoltre, ricordare che una persona non identificabile come disabile in condizioni ambientali normali, se coinvolta in una situazione di crisi potrebbe non essere in grado di rispondere correttamente, adottando, di fatto, comportamenti tali da configurarsi come condizioni transitorie di disabilità.” – Il soccorso alle persone disabili: indicazioni per la gestione dell’emergenza” (CNVVF).
Come eseguire una corretta valutazione del rischio incendio in caso di occupanti con disabilità?
Una corretta valutazione del rischio tiene in considerazione la capacità di percepire il pericolo e/o l’allarme da parte degli occupanti, la capacità di orientamento, la mobilità propria dell’occupante stesso e l’individuazione delle azioni da compiere in caso di emergenza.
Fatto ciò si prevedono misure edilizie, impiantistiche e organizzative/gestionali.
Alcune specifiche indicazioni
prevedere ove possibile (ad esempio, quando sono già presenti lavoratori disabili), il coinvolgimento degli interessati nelle diverse fasi del processo;
considerare le difficoltà specifiche presenti per le persone estranee al luogo di lavoro;
conseguire adeguati standard di sicurezza per tutti senza determinare alcuna forma di discriminazione tra i lavoratori;
progettare la sicurezza per i lavoratori con disabilità in un piano organico, che incrementi la sicurezza di tutti, e non attraverso piani speciali o separati da quelli degli altri lavoratori.